MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO aNTONIO dE NINO - CORFINIO

Gli scavi archeologici

 

Il territorio Corfiniese fu indagato già a partire dal secolo XIX dall'archeologo abruzzese Antonio De Nino, che per primo capì l'importanza e la ricchezza della città antica. Negli anni '90 è stata intrapresa una serie di campagne di scavo urbane ed extraurbane, per chiarire ed ampliare le conoscenze sul sito antico in età romana medievale.

 

Il parco Archeologico è articolato in tre differenti zone ed è stato intitolato nel 2007 al Rev. Nicola Colella, studioso di Corfinio degli anni '30 che indagò il territorio ed approfondì la ricerca sulla topografia della città antica.

 

Lungo la via per Pratola Peligna è ben visibile un'area archeologica dove si elevano due antiche strutture di tipo sacro: la maggiore è identificabile un'area archeologica dove si elevano due antiche strutture di tipo sacro: la maggiore è identificabile con un tempio di età italica (I sec.a.C.), ben conservato nel podio e nel pavimento a mosaico bianco riquadrato fa una fascia nera.

La maggiore, in opera reticolata era anch'essa adibita a scopi sacri.

 

Un'altra area archeologica, per ora chiusa al pubblico, si è situata in località Sant'Ippolito, appena fuori il paese nella zona meridionale.

Qui è stato messo in luce un santuario italico (IV-III sec.a.C.) che conserva l'antico sacello e il complesso di vasche costruito all'interno ad una sorgente naturale sacralizzata.

 

I reperti proveniente dalle aree archeologiche sono esposti nel locale Museo Civico Archeologico.

 

La Cattedrale di San Pelino Gli scavi archeologici
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